Ero in Sardegna quest’estate quando decisi di entrare nella mia prima grotta, era quella di Su Mannau, tra Fluminimaggiore e Iglesias.  Qui ebbi la fortuna  di trovare dei volenterosi speleo della zona che mi fecero fare una bellissima escursione in una grotta che vale la pena visitare.

Entusiasta d’aver scoperto un mondo completamente nuovo, che mi si apriva sotto i piedi, mi decisi a cercare su Internet se esisteva la speleologia a Pinerolo. Con gioia trovai la pagina del Gruppo Speleologico Pinerolese ed inviatogli un messaggio ebbi immediata risposta dalla gentilissima Arianna, che mi dava appuntamento al mese di settembre per la serata di presentazione del 26° Corso di Speleologia, scoprendo poi che era organizzato insieme al Gruppo Speleologico Giavenese.

Eccomi qua! Il corso è finito.

Dopo un’avventura di due mesi, passata con delle bellissime persone, posso dire di aver assaporato cosa vuol dire andare in grotta. Ho potuto vedere cos’è il buio assoluto, toccare rocce che si addentrano nelle profondità della terra da migliaia di anni, sporcarmi con fanghi e acque provenienti da centinaia di km di distanza, vedere pipistrelli dormienti appesi a testa in giù e grazie alla bravura ed all’ottima didattica degli istruttori, ho potuto, per la prima volta, calarmi con sicurezza nel vuoto su di una corda. Esperienza sicuramente evolutiva, in discesa, un po’ meno quando c’è da “pompare” per la risalita.

Posso quindi dire che questo corso mi lascia la voglia di provare nuovamente queste belle emozioni, ma mi lascia soprattutto la voglia di provare ad andare oltre, magari più in profondità, magari per più tempo e perché no, magari più allo stretto.

Grazie veramente a tutti quelli che hanno reso possibile quest’esperienza, i miei compagni di corso con cui ho diviso perplessità e paure, gli istruttori e gli assistenti senza i quali non avrei potuto apprendere le basi dell’arrampicata su corda.

Grazie a tutti ed alla prossima grotta!

Luca Gibello